"Andrea Benetti - Colori e suoni delle Origini” di Carmelita Brunetti
L’inedita personale di Benetti è rappresentata da un corposo numero di opere, n.32, su tela, tutte molto accattivanti, non solo per la tecnica eseguita, ma anche per il messaggio di amore e pace contenuto in ogni singolo dipinto. L’impianto compositivo accoglie forme primitive che ricordano le prime civiltà. Campeggiano sulle sue tele, rigorosamente preparate con pigmenti e sostanze naturali, come il cacao, segni e simboli, avvolte dal sapore ludico, gioiosi e dall’effetto tridimensionale eliminato, per riportare l’osservatore indietro nel tempo e nella vita interiore. Precisa così la curatrice della mostra Silvia Grandi “…Come negli antichi mosaici bizantini o nelle pitture medievali, le figure di Benetti risultano radicalmente schiacciate sulla superficie;la terza dimensione, ovvero la resa illusionistica della profondità spaziale, è stata completamente eliminata, e con essa sono spariti tutti i dettagli personalizzanti e descrittivi; le figure si avvicinano a degli stampi conformi che le obbligano a posizioni iterate e ripetitive, secondo una disposizione paratattica e frontale, che ci porta a definire la sua arte astratta e sintetica.”. L’universalità del suo messaggio dunque non può che sottolineare un’interessante ricerca artistica dal sapore sinestetico, sociologica e psicologica che tende alla riscoperta della “Ghianda” di cui James Hillman ne fu l’esperto. L’artista è anche autore del Manifesto dell’Arte Neuropestre presentato alla 53.Biennale di Venezia nel Padiglione Natura e sogni. Il rispetto per la natura e l’ecologia fanno i punti fermi della sua esperienza estetica e cosi come l’amore per la musica lo portano ad essere un artista che va sempre alla ricerca di forme astratte che coinvolgono sinesteticamente. A sottolineare l’importanza della musica nella sua creatività è stato l’intervento performativo musicale di Frank Nemola durante l’inaugurazione della personale a Palazzo D’Accursio il 13 aprile. L’evento è stato Promossa da: DAR Dipartimento Arti Visive, Performative, Mediali, dell’Università agli Studi di Bologna – Friends of the Johns Hopkins University Associazione di cultura e di studio italo-americana “Luciano Finelli”, I.A.P. Italian Art Promotion. Patrocinio: Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna.
Carmelita Brunetti |
Storica e critica d’arte e giornalista |