"La magia dei percorsi sotterranei” di Silvia Godelli
La suggestione dell’antichissima Grave delle Grotte e la magia dei percorsi sotterranei, riattiva la parte più arcaica della nostra memoria umana, fa riaffiorare dentro di noi le tracce di quegli antenati che cercarono sottoterra e tra le rupi un rifugio dalla violenza delle intemperie e dal rischio delle fiere, animando così quei luoghi impervi di un primordiale senso di dimora, di focolare, di casa. La pittura rappresentò in quei tempi remoti uno strumento di comunicazione, consentì di trasmettere conoscenze primarie ed esperienze di vita anche attraverso le generazioni.
Figure stilizzate e volti amorfi, immagini archetipiche e segni per noi oggi incomprensibili fungevano da substrato per le prime forme di scrittura e per un primitivo aggregato di strutture simboliche. Agli albori della civiltà degli uomini ci fu la pittura rupestre. E attraverso i millenni a seguire, quella pittura divenne rappresentazione di culti, di riti, di abitudini, di riferimenti collettivi. Tornarci oggi, per novellare quella arcaica manifestazione di arte, ci permette di cercare nel profondo della nostra psiche i valori fondativi della convivenza, il senso della sua elaborazione e rappresentazione, e di interrogarci attraverso il passato più remoto sulle ragioni del nostro presente, della nostra civiltà evoluta, tecnologica, artefatta. Una bella sfida, dunque, una emozione speciale che potrà cogliere i visitatori di questo nuovo ‘manifesto dell’arte’, di questa ricerca di sè, proposta nei meandri delle grotte di Castellana, luogo di fascino e di scoperta. Nel buio, la luce: il segno, il colore, la pittura, l’espressività, e con essi la imperitura vocazione umana a scrutare nel profondo, a far parlare il silenzio.
Prof. Silvia Godelli |
già Assessore alle Attività Culturali della Regione Puglia |