Il volume “Visual Culture, Heritage and Identity: Using Rock Art to Reconnect Past and Present” (Archaeopress, Oxford, 2021), curato dai professori Jamie Hampson dell’Università di Exeter e Andrzej Rozwadowski dell’Università di Barcellona, rappresenta un punto di riferimento fondamentale negli studi sull’arte rupestre e il suo ruolo nella costruzione dell’identità culturale contemporanea.
Attraverso un approccio critico ed innovativo, il libro esplora le dinamiche con cui le forme espressive ancestrali vengono reinterpretate ed integrate nel presente, aprendo riflessioni profonde sul dialogo tra passato e contemporaneità nel campo della cultura visiva e del patrimonio.
In questo importante contributo accademico, edito dall’eminente casa editrice di Oxford, viene citata la figura di Andrea Benetti, non solo come artista, ma anche come teorico attraverso il suo Manifesto dell’Arte Neorupestre. Il testo riconosce l’originalità ed il valore del Manifesto, che propone una sintesi innovativa tra linguaggi contemporanei e forme espressive preistoriche, sottolineandone la rilevanza nel panorama artistico e culturale attuale. Il riferimento a Andrea Benetti ed al suo Manifesto all’interno di una pubblicazione così prestigiosa, firmata da due eminenti studiosi, riconosciuti a livello internazionale, conferma l’importanza della ricerca artistica e teorica del pittore bolognese nel dibattito contemporaneo sulle forme dell’arte e sull’identità culturale.